Quale forza generativa negli oratori? conclusioni del convegno diocesano

Si è svolto domenica 10 Marzo 2013 presso Villa Nazareth di Fermo il Convegno Diocesano sulla “Forza generativa negli Oratori e nelle Associazioni”. E’ stato un incontro davvero formativo che ha visto confrontarsi il Coordinamento Oratori Fermani e le Associazioni sulle realtà riguardanti gli oratori parrocchiali dell’Arcidiocesi di Fermo. E’ stato infatti presentato per la prima volta dal Sociologo Massimiliano Colombi il risultato del progetto di monitoraggio che da mesi si sta portando avanti nelle Vicarie. Le due figure sulle quali si è cercato di inquadrare l’Oratorio sono state “La Rocca” ed “il Porto”: l’oratorio è cioè un’esperienza di libertà ma con una sua sovrastruttura, dove i protagonisti sono i soggetti, gli educatori, le famiglie e i progetti che cercano di realizzare con i ragazzi. “Ogni Rocca ha il suo Porto e non c’è Porto senza città”. L’oratorio è l’espressione della cura della Comunità ed è anche lo spazio in cui si accorcia la distanza con la Chiesa aprendone a volte la porta. Sono intervenuti a sostegno di questo monitoraggio la dott.ssa Benedetta Polini che ha approfondito il tema delle “famiglie” toccando il problema del cambiamento demografico e delle relazioni indicando l’oratorio come il luogo fisico in cui le generazioni si avvicendano e non si sovrappongono condividendo l’esercizio della responsabilità. Anche Luca Torretti, insegnante e rappresentante di Azione Cattolica Italiana, ha sottolineato l’importanza in oratorio dell’occasione di alleanze tra parrocchie, famiglie, associazioni, imprese ed istituzioni. Alessandro Ranieri, Coordinatore Ambito Territoriale Sociale XX, ha ribadito quanto sia importante definire le politiche pubbliche per i giovani e differenziare per riconoscere perchè l’oratorio è contemporaneità di apertura e protezione. E’ poi intervenuto Don Giordano Trapasso, Segretario Generale Arcidiocesi di Fermo, che ha parlato dell’annuncio del Vangelo e della trasmissione della fede in oratorio come fonte battesimale del ragazzo. Ha affermato che l’oratorio più che una “Rocca” è un ponte in quanto movimento centripeto e rappresenta un luogo privilegiato dove il Vangelo diventa carne grazie alle relazioni tra persone e carismi diversi. Sono poi giunte le conclusioni del Vescovo S.E. Mons. Luigi Conti che ha ringraziato il Coordinamento Oratori e il suo Presidente Don Sebastiano Serafini per l’ottimo lavoro svolto in questi anni avendo messo in rete molti oratori anche grazie all’approvazione della Legge Regionale. Il Vescovo ha poi parlato degli educatori che devono avere una forte identità ed un programma formativo che porti avanti la narrazione della fede. L’oratorio è un luogo di iniziazione Cristiana e l’inserimento del ragazzo deve essere personalizzato ma anche comunitario.

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