“conoscersi per riconoscersi:fine delle competizioni tra carismi”. le parole del vescovo al 4° convegno diocesano

“Oggi decidiamo la fine delle competizioni tra carismi, tra gruppi, movimenti ed associazioni. Semmai inizieremo una gara a convergere verso un obiettivo comune”. Sono queste le parole forti e decise che il Vescovo Mons. Luigi Conti ha pronunciato come conclusione del Convegno Diocesano Oratori, svoltosi domenica 11 Marzo presso Villa Nazareth di Fermo. Il Convegno, organizzato dal Coordinamento Oratori Fermani sul tema “Dialoghi sull’Azione educativa della Parrocchia”, ha posto a confronto Associazioni ed Oratorio. Tanti i temi trattati inerenti all’educazione dei giovani e molte le esperienze portate da testimoni provenienti dalle varie realtà. Sono infatti intervenuti Anna Maria Rossi per Azione Cattolica, Daniele Tassi presidente Regionale del Centro Sportivo Italiano, Don Tony Venturiello per la Pastorale Giovanile Arcidiocesi di Fermo, alcuni ragazzi Scout, Don Giordano Trapasso e Don Sebastiano Serafini che in veste di Presidente del Coordinamento ha anche esposto le attività che potrebbero essere realizzate mettendo in rete le varie realtà. Dopo aver ascoltato con attenzione i diversi interventi, Mons. Luigi Conti non ha potuto che soffermarsi sull’obiettivo che la Chiesa stessa deve raggiungere: mettere fine alle competizioni per lavorare tutti insieme.

“Si è aperto un cantiere, abbiamo messo giù le fondamenta, anche quando il 2 Ottobre scorso abbiamo convocato i Consigli Pastorali di tutta la Diocesi. Il cantiere ha un obiettivo globale che è l’iniziazione alla vita cristiana, perchè la nostra Chiesa locale deve generare figli di Dio, veri cristiani”.

Mons. Luigi Conti ha poi continuato la sua riflessione ponendo una domanda:” Questa Chiesa Fermana ha un grembo sterile o è ancora feconda? Riesce ancora a generare cristiani?” La risposta era presente nel contenuto degli interventi ed ha detto: “Vi ringrazio per aver toccato con mano la passione per l’educazione ponendo come fondamenta del cantiere il binomio conoscersi per riconoscersi alleati per un progetto educativo, perchè i metodi educativi sono differenti però convergenti verso un obiettivo comune: la formazione umana e cristiana, la sintesi tra fede e vita delle nuove generazioni. E come Chiesa regionale, negli ultimi anni, abbiamo scoperto proprio nell’oratorio uno strumento pastorale importante per raggiungere i nostri obiettivi”.

Ha concluso con queste affermazioni: “Per costruire una Pastorale Integrata ci vuole un pò di fede perchè una Diocesi non si governa con le strategie ma nella preghiera. Sappiate che il Vescovo si fida di voi e per questo posso rispondervi che il grembo di questa Chiesa Fermana è ancora fecondo e questo mi da molta gioia”.

Share